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Normativa: DPR n° 369/2000
Domanda in bollo (esente se ridicolo o vergognoso) indirizzata alla Prefettura
- UTG contenente le motivazioni e l'autocertificazione di residenza e di stato di famiglia; (se la richiesta è per un minore la domanda deve essere firmata da entrambi i genitori con l'autocertificazione per ciascun genitore)
- Fotocopia di documento d'identità; (di entrambi i genitori se la richiesta è per un minore)
- Eventuale documentazione che l'istante ritenga necessaria per sostenere le proprie motivazioni.
PROCEDIMENTO
Il Prefetto riceve la domanda svolge un'istruttoria al termine della quale se la richiesta appare meritevole di essere presa in considerazione, autorizza l'affissione all'albo pretorio del Comune di nascita e del Comune di residenza un avviso contenente il sunto della domanda. L'affissione deve avere la durata di 30 giorni consecutivi, per consentire ad eventuali interessati di fare opposizioni.
Successivamente, accertata la regolarità dell'affissione, il Prefetto emanerà un proprio decreto che autorizza il cambiamento di nome o di cognome ridicolo ed ordina all'ufficiale di stato civile di apportare la variazione nei relativi registri.
A CHI CONSEGNARE IL DECRETO DEL PREFETTO
Il cittadino che abbia richiesto ed ottenuto il relativo decreto può presentarlo (in originale) personalmente o inoltrarlo a mezzo posta unitamente alla fotocopia di un documento di riconoscimento valido all'Ufficio di Stato civile del comune di residenza. L' Ufficiale di Stato civile provvede alla trasmissione e alla comunicazione agli uffici competenti degli eventuali altri Comuni interessati (nascita, residenza, matrimonio, nascita dei figli).
DPR n° 396/2000